lunedì 13 maggio 2013
lunedì 13 maggio 2013
Autore: Dunaman
Il Pian di Neve mi regala ancora una giornata da incorniciare, in compagnia di Giuseppe (SkiteAlp) e dell’amico scialpinista Mauro. Dopo giorni di maltempo indoviniamo tutte le condizioni meteo: rigelo notturno, vento da nord ovest, giornata comunque piuttosto fredda e con neve portante anche fino al rientro al Passo del Tonale, bufera di neve senza diminuzione significativa della visibilità. Come sfondo valgono poi le eccezionali condizioni di innevamento del ghiacciaio, con pochi seracchi visibili all’inizio dello stesso, tutto quanto il resto è ancora ben chiuso.
Partiamo alle 8 dalla cabinovia Paradiso al Passo del Tonale, anche se un intoppo all’ancora sul Passo del Presena ci porta un poco a ritardare l’arrivo al Passo del Presena, che raggiungiamo quasi alle 9 di mattina. Capiamo subito che la neve è ancora tanta e anche il vento, questa volta, non mancherà. Scendiamo su neve dura, nel tratto basso all’altezza del rifugio Mandron in alcuni punti già firn, ma con gran divertimento. Salutiamo l’amico Mauro, che salirà al Pisgana e poi pazientemente ci aspetterà nel pomeriggio. Io e Beppe invece pelliamo e saliamo in un’ora all’inizio del ghiacciaio.
Dando uno sguardo indietro dovremo pensare anche alla risalita nel pomeriggio per ritornare al Passo Presena, ci aspetterà una bella fatica...
Risaliamo un poco sul Pian di Neve per prendere più vento (che in quota è forte da NW ma nella conca a questa altezza ruota un poco da monte). Apriamo le vele alle 11, ma inizialmente il velo cala e dobbiamo un poco tribulare per riuscire a risalire, anche con le vele a terra. Oltra la Lobbia Alta comunque il vento diviene più consistente, e riusciamo a muoverci meglio (ore 12).
Iniziano le danze! Beppe riesce a prendere stando più lontano dalle Lobbie un vento più deciso, che entra nel canale tra la punta del Venerocolo e la cima Garibaldi (aprendosi a ventaglio sul Pian di Neve), e riesce a risalire tutto il Pian di Neve fino al Passo Adamè.
Anche io riesco a raggiungerlo. Intanto il tempo cambia, si rannuvola (con alcuni momenti di chiarore), inizia a nevicare. La neve rimane di buona tenuta con la riduzione dell’irraggiamento e il mantenimento delle temperature basse. Superiamo il Corno Bianco e il vento diventa fotonico, siamo a quota 3100 mt slm circa, si vede in alto ancora con spazi maestosi il monte Adamello, il corno di Miller, il monte Fumo. Davvero irraggiungibile oggi il Pian di Neve alto. Preferiamo rimanere su questo limite, e fare qualche salita e discesa, con lunghissime andature. Qui fare snowkite ha davvero un senso escursionistico e di mezzo per percorrere grandi distanze.
Con vento favorevole e il ritorno del sole riesco anche a risalire la dorsale della Cima Giovanni Paolo II, raggiungendo quasi il passo di Cresta della Croce o del Dosson. Qui il panorama del Pian di Neve è mozzafiato.
Si fa tardi, alle 15 ritorniamo alla fine del Pian di Neve, scendendo quasi di bolina, con vento sempre più debole.
La traccia complessiva mi segna più di 22 km percorsi, come si vede, per le grandi distanze, non ci sono molte inversioni di direzione.
Chiuse le vele scendiamo al Mandron, raggiungiamo Mauro (un poco preoccupato che fossimo stati spazzati via dalla bufera non avendoci sentito, come avevamo invece concordato, di sentirci con le radio - chiediamo ancora scusa) e da lì (ore 16) ricomincia la faticosa salita al Passo Presena (con quei zaini con vele e tutto il resto). Dopo due ore raggiungiamo il Passo su neve che è rapidamente rigelata dal vento e dalla copertura nuvolosa. Al passo il vento ha raffiche fortissime, che ci costringe anche a rimanere rannicchiati per non farci portare via.
Finalmente scendiamo dalle piste del Presena, persino sulla pista Paradiso la neve (gialla per la sabbia sciroccale dei giorni scorsi), seppur smollata, è ancora portante e divertente da sciare. Foto ricordo dei nostri eroi sulla pista:
Alle 18.45 arriviamo all’auto quasi sci ai piedi, solo 200 mt di portage dalle piste al parcheggio della cabinovia. Proprio all’arrivo un piccolo incidente a Beppe rischia di rovinare la giornata, ma per fortuna senza gravi conseguenze.
Giornatona! Posti immensi. Raggiungere il Pian di Neve alto, ai piedi dell’Adamello, non è cosa semplice, sia per il cambio di orientamento che richiede venti particolari (forse il NE è davvero il migliore per risalire, ma poi verrebbe coperto dal Corno Bianco), sia per la quota e il rinforzo dei venti lassù. Noi abbiamo trovato condizioni davvero proibitive, nemmeno una vela da 4mq avrebbe retto quelle raffiche in quota, e questo nonostante le previsioni dichiarassero venti moderati. La cima dell’Adamello resta ancora lì, qualcuno riuscirà a raggiungerla in snowkite prima o poi...
Qui il report fotografico completo su orobiesnowkite.com
Alcuni dettagli dell’itinerario
Partenza dalla passo del Tonale, utilizzando il biglietto di risalita (12€), per raggiungere il passo Presena si prende:
cabinovia Paradiso;
seggiovia Paradiso-Presena;
ancora Presena destra / Presena sinistra
si giunge poi al passo con un piccolo dislivello da fare a piedi. Dal passo Presena (2997 mt) si scende al Rifugio Città di Trento al Mandrone (2449 mt). Da lì si sale al Pian di Neve (inizio del ghiacciaio a circa 2650 mt) in 1h. Da qui alla cima Adamello (3539 mt slm) attraverso il Pian di Neve ci vogliono circa 4-5h.
Al ritorno per risalire dal Rifugio Città di Trento al Mandrone al Passo Presena ci vogliono circa 2h15min.
I percorsi alla cima Adamello sono descritti bene in questi siti:
http://www.guidealpi...lo.it/index.php
http://www.planetmou...ki/adamello.php
Meteo su: http://www.3bmeteo.c...cciaio+presena/
Stazione meteo ghiacciaio presenta
Rifugi: rifugio alle Lobbie alte (Ai Caduti dell’Adamello) - rifugio al Mandron Città di Trento